Il tessuto, l’abito, sono la lingua che racconta la storia, e la lingua si denuda o decora e così chiarisce cosa significhi tramandare un mondo di rituali simboli, oblii, prelievi dai tempi dei tempi. Dalla prefazione di Lidia Riviello
Il dramma degli sbarchi albanesi del 1991 ripercorso attraverso le testimonianze dirette di coloro che attraversarono il braccio di mare che separa l’Italia dall’Albania, nel tentativo di dare una svolta alla loro vita. Il volume è introdotto da un’ampia e accurata panoramica sulla storia dell’Albania dall’indipendenza dall’Impero Ottomano (1912) ai giorni nostri.
Janë ditë kur gjellaDuket skurse ngë do shkonjQëroi vete dal'e dalëSi një plak me shkopinÇë do hipet te maliPor qëroi ngë ë plakË gjithmonë trim E Trimin bën plak
L'importanza della MemoriaLe testimonianze dirette dei protagonisti
La prima strage di StatoIl racconto dei testimoni
La lentezza di Saturno si spandesui viali desertidella sera
Versi dei luoghidella nottee del tempo
Calivà mbi të gjithasjell atmosferën,frymën,pse jo shpirtin e vendit dhebashkëkombësavetë tij arbëreshë
Due ladri scappano attraverso le fognecon i soldi di una rapina:da una parte c'è la polizia che liinsegue dall'altraun tombino peruscire in strada...
Il primo raggio di soleHa finito di rincorrere la terraProsopopea di luceLacerta l'oscuritàGli ultimo brandelliDel suo mantelloInseguono il carro di stelleDiretto a ovestVerso l'eterna notte
Nostalgia è più di un ricordoDimora in cima alle emozioniÈ un amareChe va oltreLa condizione umanaPoiché perdura in tutti i tempiConcepiti dall'uomo:Il cuore del presenteChe ama il passatoRivolgendosi al futuro
La Locanda di Tirana è un luogoin cui ogni cosa ha inizio:intrighi, amori segreti e incontri fataliLe pagine di questo romanzodimostrano che il destino è sempre operosonel tessere le trame dell'esistenza di ognunoRomanzo in lingua albanese
Mario Calivà, con la maestriadi un cronista pirandellianoin bilico tra realta e fantasiaracconta la storia degli uominie delle donne di Piana di quasi un secolo faProfessor Gazmend KapllaniDePaul University, Chicago - USA
Arrivai di fronte alla Locanda con cinque minuti di anticipo. Lindita era dietro la vetrata. Indossava una lunga gonna nera e un maglioncino bianco con dei ricami sul petto che ricordavano i centrotavola di mia nonna. Avrei voluto essere al posto della borsetta che le sue mani cingevano con delicatezza.
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